La Brexit, Trump, i no-global di oggi e quelli di ieri

Qualcuno dovrebbe dirlo a Donald Trump che è un neo-no-global. E anche a chi ha cavalcato la Brexit e a Theresa May che avrà il compito di guidare il Regno Unito nel prossimo futuro.

Sì, perché in fondo senza le idee no-global questi personaggi non avrebbero avuto successo nelle urne. Gli slogan elettorali erano chiari: la globalizzazione ha prodotto danni incommensurabili, ha arricchito le multinazionali e impoverito i cittadini, cioè le persone.

Una globalizzazione che, stiamo attenti, è figlia della deregulation, del liberismo sfrenato, del lobbismo e che nei momenti critici, a cavallo del 2000, ha sempre strizzato l’occhio alle destre liberiste. Basta pensare alla grande manifestazione contro il G8 a Genova nel 2001 per avere un’idea di come certe cose in fondo le si sapessero già, le sapevamo già. Solo che in quel momento tutti i governi occidentali e il mondo dell’informazione avevano altro a cui pensare, c’erano la grande finanza e le multinazionali che dovevano fare cassa e spartire le mance ai partiti, appoggiati magari da uomini che oggi fanno la voce dura contro la globalizzazione. Uomini che allora non esitavano a definire i no-global come dei violenti anarchici o dei terroristi. Per questo la Diaz e Bolzaneto vennero ritenute dai più come una “giusta” risposta dello Stato.

Immagini della scuola Diaz dopo la "visita" delle forze dell'ordine

Immagini della scuola Diaz dopo la “visita” delle forze dell’ordine

Tutto era diventato un problema di ordine pubblico e l’opinione pubblica poco o nulla seppe delle critiche e delle proposte di ristrutturazione (o riedificazione) del sistema economico che in quegli anni erano maturate. Sistema economico che oggi è al collasso. Si cerca in continuazione di mettere delle pezze, tutti sanno che quell’abito è ormai logoro, ma nessuno vuole ammetterlo.

Cosa cambia allora tra i colorati no-global di ieri e i grigi neo-no-global di oggi?

Tante cose, troppe, a partire dalle politiche razziste (o aspiranti tali) sulle migrazioni. L’impressione è che il mondo si chiuda e non si apra.

Ve lo immaginate quel no-global di Donald Trump mentre dice che “un altro mondo è possibile”?

“Corsi e ricorsi storici” direbbe Vico. “Ritardi e ritardati cronici” direbbe il sottoscritto.

Ora scappo.

Ho un conato.

Gianpiero Caldarella

Odiare la Costituzione

Dicono che il No bloccherà l’Italia.

Lo dicono dal governo, dalle agenzie di rating internazionali, dall’Europa, dalla Casa bianca.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da una burocrazia intoccabile e magnaccia.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da un familismo amorale e cannibale.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da una criminalità organizzata e istituzionale.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da evasori travestiti da benefattori e filantropi.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da raccomandazioni che sviliscono il merito e l’intelligenza.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da partiti dove le dinastie contano più delle idee.

Quello che so è che l’Italia è bloccata dallo sfruttamento dei lavoratori con il benestare di chi non fa i controlli.Microsoft Word - articolo.docx

Quello che so è che l’Italia è bloccata da chi ha trasformato i percorsi di chi chiede giustizia in un girone dantesco.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da vecchi rifatti che non mollerebbero la poltrona neanche durante una scossa di terremoto.

Quello che so è che l’Italia è bloccata da giovani rottamatori che strizzano l’occhio a vecchie emerite carcasse.

Quello che so è che l’Italia è bloccata dalla mancanza di regole certe, che durino più di un sonno ristoratore.

Quello che so è che l’Italia non si sbloccherà se tutti quanti non remeremo nella stessa direzione.

Quello che so è (ri)scrivere la Costituzione non può essere un atto di prepotenza.

Quello che so è che se si è soli contro tutti si può anche vincere ma non si riuscirà a convincere nessuno che quella sarà la cosa giusta.

Quello che so è che un giorno potremmo persino odiare la Costituzione.

Gianpiero Caldarella

Abboccamenti ammericani

Madonna è restata a bocca asciutta.madonna

I sondaggisti sono con l’acqua alla gola e invidiano i metereologi.

Renzi alla Casa Bianca già brindava: “Stay sereno Obama, Hillary vincerà”.

Putin sta ancora cercando un regalo giusto. Lettone o ucraina?

Hollande ha finito lo champagne, ma aspetta una vagonata di tappi.

Merkel per amor di patria gli offrirebbe una bionda, ma è sgasata e senza (s)malto.

Salvini sbava come un panda ogm.

Hillary fa i gargarismi mentre Bill per consolarla gli racconta la storia di un certo Rutelli.

Trump raggiunge la terra promessa, ma non ha separato le acque come Mosè. Gli è bastato surfare sulle acque nere. Di merda ne avevano lasciata tanta.

Gianpiero Caldarella

Scomunicazione: 20 mila pagine sotto i mari

Cari lettori di Scomunicazione, mi sembrava fosse giunto il momento di dire che tipo di comunità sta creando questo sito. Ogni articolo scritto, ogni pagina su cui vi siete soffermati magari per caso surfando sopra i mari del web, ogni commento che avete lasciato, sta lentamente creando l’identità di questa casa virtuale. Il metodo dichiarato sin dall’inizio era quello della “decostruzione e della demolizione dell’ovvio”. Di ovvietà in giro se ne sentono fin troppe. Di trasparenza invece ce n’è poca.

Ma andiamo ai numeri di quest’anno. Nel 2016, in 10 mesi, dal 1° gennaio sino al 1° novembre, ho pubblicato 33 articoli, che hanno avuto 20039 letture da 16529 visitatori, praticamente ogni articolo è stato letto in medio da 607 persone, con punte da oltre 5mila lettori.scomunicazione_stat_2nov

I paesi di provenienza dei lettori sono 87. La parte del leone naturalmente la fa l’Italia, con 18527 pagine visitate, seguono gli “extracomunitari” del Regno Unito con 251, la Germania con 196, gli Stati Uniti con 181, la Francia con 132, la Svizzera con 121, il Belgio con 116 e poi tutti gli altri con meno di 100 visite. In fondo alla lista, ci sono paesi come il RAS di Macao, le isole Salamone, la Cambogia, Panama, il Qatar. In qualche modo ciò dimostra che gli italiani sono dappertutto.scomunicazione_paesi

Altra nota interessante per chi si occupa di numeri è che questo sito nel 2016 non ha prodotto un solo euro. La pubblicità che ogni tanto vedete in fondo alla pagina è inserita, gestita e pagata direttamente ai creatori della piattaforma wordpress che offre gratuitamente il servizio. Al contrario ad esempio di quanto succede per il sito www.scomunicazione.it (dove è conservato l’archivio di alcune delle più importanti riviste di satira realizzate in Italia negli ultimi 10 anni, come Pizzino ed Emme, archivio a disposizione gratuita per i lettori) per cui ogni anno paghiamo un costo che serve a rinnovare il dominio, ma anche lì niente pubblicità.

Quindi mi sembra doveroso chiudere con una pubblicità. Se mai ci fosse in ascolto un editore disposto ad ospitare (e a pagare, come si faceva una volta) un giornalista ed autore satirico, che si faccia avanti. Ho già pronta una rubrica: “Il minorato politico”, che poi sarebbe il sottoscritto, consapevole di essere minoranza, ma anche consapevole del fatto che certe cose in Italia, per raccontarle ed essere capiti, bisogna narrarle in modo molto semplice, e magari suscitare un sorriso. O una pernacchia per il tanto sbandierato maggioritario.

Gianpiero Caldarella