La bacchettata magica: altissima velocità sulla Palermo-Catania.

Crolla un ponte sull’autostrada Palermo-Catania e d’un tratto, come per miracolo, i siciliani scoprono che a partire dai primi di maggio in treno ci vorranno “solo” tre ore scarse per percorrere una tratta che, fino a questo momento, si percorre in una media di cinque ore. E tutti lì a lamentarsi che comunque, per fare più del triplo dei chilometri, da Roma a Milano, ci si impiega lo stesso tempo e forse anche meno. Verissimo, ma la domanda che bisognerebbe porsi è come mai queste “magie” non siano state fatte prima. Forse perché erano le compagnie private dei bus a doverci guadagnare, col tacito accordo di tutti, anche dei governi che fino a questo momento le hanno foraggiate. Disastro svela magagna.

Orlando, Crocetta e Bianco

Viene da pensare che, seguendo la stessa logica, se per un motivo o per un altro l’aeroporto di Lampedusa dovesse andare ko per un certo momento (per esempio a causa di un drone impazzito), allora il collegamento via mare col traghetto diventerebbe più veloce e più regolare. Magari arriverebbe tutti i giorni e impiegherebbe solo quattro o cinque ore anziché nove o dieci. Per il momento godiamoci ancora l’insostenibile lentezza dell’essere. Sì, di quell’essere miracoloso che è la Regione Sicilia. Avanti tutta, ma con moooooolta calma.

Gianpiero Caldarella