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Una spremuta di acqua intelligente/3

Inchiesta-“cuntu” sulla rivoluzione in atto nel settore idrico in molti comuni delle Madonie e del Palermitano – Cap. 3

I CASI PARTICOLARI E IL DUBBIO: UNA SCELTA VERAMENTE CONVENIENTE?

segue da: https://scomunicazione.wordpress.com/2021/06/14/571/(si apre in una nuova scheda)

Ci siamo chiesti come mai i comuni di Gangi, Pollina e Gratteri non abbiano aderito all’accordo quadro dal momento che, per come è stata dipinta la faccenda, sembra un percorso conveniente per tutti. 

Il sindaco di Gangi, Francesco Paolo Migliazzo, sentito a fine marzo, ci dice che “dipende dal fatto che noi avevamo già acquistato i contatori e quindi non era il caso. Abbiamo investito diverse centinaia di migliaia di euro qualche anno fa, non ero sindaco io e quindi i contatori sono a norma. Avevamo una minima parte non a norma ma li abbiamo acquistati e li stiamo sostituendo, quindi ovviamente non abbiamo aderito. Sa, stiamo parlando sempre di denaro pubblico. L’unica differenza è che i nostri contatori non hanno il telecontrollo. Ce ne faremo una ragione e andiamo a rilevare la lettura con un impiegato”.

Il sindaco di Gangi, Francesco Paolo Migliazzo

Tutto chiaro, i contatori per legge vanno sottoposti a revisione o sostituzione ogni dieci anni e il comune di Gangi li ha già sostituti da poco. Nessuna legge tra l’altro impone dei contatori smart.

Un po’ più interessante è il caso del Comune di Pollina, contattato telefonicamente a fine marzo. L’assessore Salvatore Gaglianello in merito ai motivi che hanno portato a non sottoscrivere l’accordo quadro risponde: “proprio pochi minuti fa ho parlato con il nostro assessore, Scialabba, che è assessore al comune di Pollina ed è anche assessore all’Unione dei Comuni, il quale mi ha detto di parlare con Sosvima, con Ficile, per capire, perché qui noi non ne sappiamo niente. Non ne sappiamo niente, perché, diciamo, questa rinuncia è stata fatta dalla precedente amministrazione, in quanto noi ci siamo insediati ad ottobre (ndr: 2020) e la cosa è una cosa vecchia che noi abbiamo saputo quando lei ha chiamato il sindaco Musotto (ndr: un paio di giorni prima avevamo scambiato due battute col sindaco Musotto che ci aveva rimandato all’assessore), perché altrimenti non ne sapevamo niente di questa cosa. Stiamo cercando di capire per quali motivi, perché la precedente amministrazione non ha aderito a questo progetto (…) anche perché non le nascondo che io mi occupo anche di tutto l’idrico a Pollina e avere i contatori con l’autolettura per noi sarebbe importante”.

A spiegare meglio le ragioni di questa “assenza”, ci pensa ancora una volta l’amministratore unico di Sosvima, Alessandro Ficile: “per quanto riguarda Pollina questo percorso di assistenza tecnica è partito con l’amministrazione Culotta la quale non si è sentita. Eravamo all’inizio del 2020, le elezioni dovevano essere a maggio, poi come lei sa la pandemia ha spostato il termine e alla fine si è arrivati ad ottobre. Quindi diciamo, fra gennaio e febbraio, quando tutti gli altri comuni hanno richiesto il nostro supporto tecnico, lei ha ritenuto opportuno di -come dire- non farlo anche per non mettere di fronte a un fatto compiuto, a una scelta del genere, la nuova amministrazione che si sarebbe insediata da lì a poco e che invece poi per altri motivi, le elezioni sono slittate e sono state portate ad ottobre. Quindi il motivo è di opportunità, di scelta, di visione, perché il comune di Pollina rientrava tra i comuni che in una prima fase abbiamo seguito”.   

Questo spaccato di conversazione d’un tratto inserisce un altro attore nel nostro racconto e cioè la politica. Il fatto che aderire o meno a questo accordo quadro, al di là dei tecnicismi e dei vantaggi e delle incertezze sulle scelte ancora da prendere, sia anzitutto il frutto “di una scelta, di una visione”, non lascia adito a dubbi. Si tratta indubbiamente di un atto politico, qualcosa di più di un atto dovuto, per dirla in breve. Inoltre, secondo la ricostruzione di Ficile, la delicatezza con cui l’ex sindaco Magda Culotta tratta l’amministrazione che seguirà, non meritevole di essere messa “di fronte a un fatto compiuto”, stride con il basso profilo tenuto da tutti o quasi gli enti coinvolti in questa faccenda in merito alla comunicazione e alle informazioni che potevano essere veicolate alle decine di migliaia di cittadini coinvolti dalle trasformazioni in atto nel settore dell’acqua. Per dirla con le parole, tra l’altro già citate, di uno dei sindaci coinvolti nell’accordo quadro: “attendevamo solo la conclusione del procedimento”. In altre parole, il fatto compiuto.

Dopo Gangi e Pollina, l’ultimo “caso particolare” da prendere in rassegna è quello del Comune di Gratteri. Riusciamo a contattare telefonicamente a fine marzo l’assessore Nico Cirrito a cui chiediamo come mai il Comune di Gratteri non ha aderito all’accordo quadro e la sua risposta è illuminante: “noi abbiamo fatto, diciamo, un’indagine di mercato, abbiamo chiamato direttamente Hitron e il fornitore di Hitron è Immedia che ci ha fatto uno sconto che a nostro avviso è più vantaggioso, ma forse è meglio che parli con l’ufficio tecnico che ha i dati per fare la fornitura diretta, risparmiando un bel po’ di soldi, penso. Siccome il nostro è un comune modesto, abbiamo acquistato un contatore che mediante la lettura pro-scan, noi passando per le strade del paese mediante questo sistema riusciamo ad avere una lettura immediata a differenza, penso, di altri contatori che andrebbero a fornire il dato direttamente alla centrale, praticamente in comune”.

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Una spremuta di acqua intelligente/2

Inchiesta-“cuntu” sulla rivoluzione in atto nel settore idrico in molti comuni delle Madonie e del Palermitano – Cap. 2

segue da: https://scomunicazione.wordpress.com/2021/06/14/una-spremuta-di-acqua-intelligente-inchiesta-cuntu-sulla-rivoluzione-in-atto-nel-settore-idrico-in-molti-comuni-delle-madonie-e-del-palermitano—cap-1/

UNA SCELTA CORALE E UNA DISCUSSIONE APERTA

Posta in questi termini, tutta la vicenda sembra non meritare particolare attenzione dal punto di vista giornalistico, come se il percorso fin qui elaborato dalle amministrazioni che gestiscono gli acquedotti fosse né più e né meno che un atto dovuto. Eppure una scelta tanto strategica quanto onerosa per le comunità coinvolte avrebbe sicuramente meritato più spazio nel campo della comunicazione istituzionale. In altre parole, le amministrazioni comunali avrebbero potuto fornire più informazioni sulle trasformazioni in atto nel settore idrico e delle scelte che stavano ormai da tempo operando.

Quello che succede è invece che un minimo di dibattito pubblico inizia a crearsi dopo che gli undici comuni coinvolti, tra il 16 dicembre 2020 e il 20 gennaio 2021, con delle delibere di giunta -cioè senza un mandato esplicito dei vari consigli comunali- approvano uno schema di accordo “per il conferimento, all’Unione dei Comuni “Madonie” del mandato per l’attivazione di un Accordo Quadro ai sensi dellart.54 del D. Lgs n. 50/2016, per la fornitura di Kit di contatori intelligenti da installare presso le utenze civili ed industriali” servite dagli stessi comuni nell’ambito del Servizio Idrico Integrato. Il primo Comune a firmare questo accordo è Sclafani Bagni, l’ultimo Petralia Soprana, dove ha sede l’Unione dei Comuni.

A questo punto, soprattutto sui social data la pandemia e l’impossibilità di riunioni in pubblico ci si inizia a chiedere quanto costeranno questi contatori smart, se la gestione del servizio idrico continuerà ad essere interamente pubblica, se i comuni avranno le necessarie risorse, cioè di personale competente per gestire delle reti informatiche capaci di interfacciarsi con ogni singolo contatore intelligente. 

Arriva quindi il momento in cui alcuni sindaci, come quello di Isnello, Marcello Catanzaro, sollecitato sulla questione via social, rassicura la popolazione dicendo che la gestione dell’acqua rimarrà pubblica e che per questo obbiettivo i comuni che hanno firmato l’accordo con l’Unione si sono impegnati in una battaglia che dura da più di un anno ottenendo il “regime di salvaguardia” che consentirà di continuare a gestire il servizio idrico senza cedere questa competenza all’Amap S.p.A. (Azienda municipalizzata Acquedotto di Palermo, ente gestore del servizio idrico integrato in 34 comuni dell’area metropolitana di Palermo), che quella dei contatori intelligenti è una scelta di efficientamento e di progresso, che l’Unione dei Comuni rappresenta gli interessi di ogni singolo comune e che in sostanza il comune di Isnello, nello specifico, ha le risorse o quantomeno le potenzialità per affrontare le nuove sfide contando sui propri mezzi. Sul come mai poco era stato comunicato fino a questo punto, la risposta data il 26 gennaio su Fb non lascia adito a dubbi: “Divulgare pubblicamente il raggiungimento e gli effetti di questo importante traguardo raggiunto era già intendimento di questa Amministrazione: attendevamo solo la conclusione del procedimento”.

Il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro

La situazione è più o meno analoga negli altri comuni, vale a dire che i cittadini poco o nulla sanno di quanto sta accadendo. Intanto i fatti si susseguono rapidamente.

Il 18 febbraio 2021 con la determina n.3 l’Unione dei Comuni nomina il geometra Salvino Spinoso -già responsabile tecnico del comune di Petralia Soprana e a quella data in forze presso l’Unione dei Comuni-, come Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) per l’attuazione della fornitura dei kit di contatori intelligenti. A firmare la determina è il Responsabile del settore tecnico dell’Unione, ingegnere Pietro Conoscenti.

Da notare che nella stessa determina, tra le premesse, si legge che “l’Amministratore Unico di SOSVIMA SpA con nota prot. N° 1780 dell’16.02.2021 ha invitato il Responsabile del Settore Tecnico dell’Unione di voler procedere con la massima celerità possibile all’avvio delle procedure necessarie al raggiungimento del precitato obiettivo”

Con questo passaggio nel nostro racconto entra in gioco un altro attore, cioè la Sosvima (Società Sviluppo Madonie), una società pubblico-privata nata nel 1997 come soggetto responsabile del patto territoriale e che da tanti anni consorzia enti pubblici e forze imprenditoriali, diventando ormai da tempo una realtà consolidata per lo sviluppo del territorio, grazie alle sue capacità progettuali e relazionali. A guidare la Sosvima, che ha sede a Castellana Sicula, è l’amministratore unico dottor Alessandro Ficile.  

Dal contenuto delle poche righe in cui la Sosvima è citata nella determina, possiamo dedurne che di certo non manca di autorevolezza o di capacità di convinzione se solo due giorni dopo dal “sollecito” viene nominato il RUP.

Qualcosa però non ha funzionato per il meglio, dato che il 7 aprile 2021 il geometra Spinoso rassegna le sue dimissioni volontarie irrevocabili dal ruolo di Responsabile Unico del Procedimento e così il 19 aprile 2021 con la determina n.19 dell’Unione dei Comuni viene nominato il nuovo Rup nella persona dell’ingegnere Pietro Conoscenti. A firmare la determina è ancora una volta il Responsabile del Settore Tecnico dell’Unione, cioè l’ingegnere Pietro Conoscenti. Quale sia il motivo delle dimissioni non si sa, ma quello che salta agli occhi è che solo tre giorni dopo, il 22 aprile, viene approvato dall’Unione il progetto per la fornitura di Kit di contatori intelligenti, un “piccolo” progetto da quasi tre milioni di euro.

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Una spremuta di acqua intelligente/1

Inchiesta-“cuntu” sulla rivoluzione in atto nel settore idrico in molti comuni delle Madonie e del Palermitano – Cap. 1

Mettetevi comodi se avete voglia di sapere cosa si muove in molti comuni del palermitano e in particolare delle Madonie attorno ad uno dei beni primari per la vita dell’uomo e cioè l’acqua. In fondo riguarda anche le vostre tasche, dato che diversi comuni si stanno attrezzando con dei mutui per far fronte alle spese necessarie per adeguarsi alle nuove leggi e regolamenti. Sono tutte quante spese necessarie? Starà a voi rispondere a questa ed altre domande, se avrete un po’ di tempo e di attenzione da dedicare alla lettura di questo lungo pezzo. Del resto anche l’acqua impiega il suo tempo per scendere dalle montagne fino a valle. A noi invece tocca l’onere di proporvi questo “cuntu”, un’inchiesta che inizia proprio dal conto, dal conteggio dell’acqua che sarà affidato a dei contatori intelligenti e che abbiamo diviso in tre parti. Seguirà poi la parte relativa al regime di salvaguardia, quello ottenuto dai comuni per continuare a gestire in proprio il servizio idrico. Anche lì ci sarà tanto da raccontare e da spiegare. In quanto al metodo, abbiamo deciso di non dare nulla per scontato, per questo abbiamo citato nel dettaglio leggi e regolamenti, abbiamo cercato di guardare ai vantaggi e ai possibili svantaggi di determinate operazioni su larga scala, abbiamo cercato di avere informazioni su cosa accade altrove per capire meglio cosa sta succedendo sulle Madonie. Adesso possiamo aprire i rubinetti. Servitevi pure.

I NUOVI CONTATORI: DOVE QUANDO E PERCHE’

Tra qualche mese in undici comuni delle Madonie faranno la loro comparsa i nuovi contatori intelligenti che andranno a sostituire i vecchi contatori dell’acqua. Veniamo ai numeri: un totale di 21.980 contatori e 37 sistemi smart (telelettore e software di gestione) per un importo a base d’asta che è stato fissato in quasi tre milioni di euro, per la precisione 2.940.893,79 euro

Tabella tratta dalla deliberazione n.16/2021 della giunta dell’Unione dei Comuni “Madonie” con i costi complessivi del progetto.

Il progetto “Fornitura di kit contatori per acqua potabile con modulo di telelettura” è stato infatti approvato dalla giunta dell’Unione dei Comuni Madonie il 22 aprile 2021 e il 3 giugno è stato sottoscritto l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per procedere alla selezione delle aziende che parteciperanno alla procedura ristretta. Ultimo giorno utile alle imprese che vorranno  partecipare a questa gara sarà il 6 luglio.

I comuni interessati a questa “rivoluzione smart” sono: Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Collesano, Geraci Siculo, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Scillato e Sclafani Bagni, al cui interno risiedono complessivamente più di 35mila cittadini.